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UN VIAGGIO TRA LE OMBRE, I SEGRETI ED I MISTERI DI BOLOGNA

Bologna occulta ed esoterica

Bologna, città antica e da sempre crocevia di culture, nasconde tra le sue storiche vie, i maestosi palazzi ed i suoi celebri portici e torri, un fascino oscuro e misterioso. Bologna, conosciuta come la Dotta, la Grassa e la Rossa, sede della più antica università ancora esistente del mondo occidentale, conserva un lato misterioso, segreto ed esoterico. Passeggiando per i suoi vicoli, il capoluogo emiliano rivela un crocevia di storie arcane, leggende e pratiche occulte che risalgono al periodo nel quale scienza e magia andavano di pari passo ed al Rinascimento bolognese, anni di cui l’eco risuona ancora sotto i portici medievali.

Oggi proveremo a mostrarvi e svelate parte di queste ombre e di questi segreti occulti, provando a scoprire un altro volto di Bologna, un lato meno noto ma non per questo meno affascinante! In questi luoghi segreti o dettagli e vicoli sconosciuti, il tempo sembra essersi fermato, ed ogni pietra racconta storie di alchimia, magia, massoneria, simbologia ed antichi saperi, celati nel cuore antico della città.

Ad ogni porta il suo segno zodiacale

Vi sono numeri ricorrenti ed emblematici che, come simboli celati, richiedono di essere rivelati per trasmettere messaggi e conoscenza.
Uno di questi è il numero dodici, che ricorre spesso a Bologna. Come a richiamare un terrestre disegno delle dodici costellazioni e dei segni zodiacali celesti, l’ultima cerchia di mura medievale della città venne costruita con dodici porte d’accesso.

Considerando che Bologna vista dall’alto può apparire con un grande cerchio zodiacale con al centro Piazza Maggiore, si narra che ognuna delle porte (di cui dieci sono arrivate fino a noi) venne storicamente abbinata ad un segno zodiacale. Questa credenza ha portato a sostenere che questo determinasse il futuro di chi abitava in quei luoghi, a causa proprio del legame tra le vie di accesso e la relazione simbolica ed energetica con i segni zodiacali.

Lo stesso Tolomeo (celebre astronomo ed astrologo), sosteneva che ogni località fosse sotto la protezione di un particolare segno zodiacale, capace di influenzare le caratteristiche del luogo stesso e dei suoi abitanti. A questo proposito, secondo Cecco D’Ascoli, mago ed astrologo del ‘300, Bologna sarebbe nata sotto il segno del Toro con ascendente in Sagittario.

San Luca ed il numero del demonio

Il portico più lungo del mondo è quello che parte da Porta Saragozza e scala il Colle della Guardia fino a raggiungere il Santuario della Beata Vergine di San Luca. La Basilica, luogo pellegrinaggio storico e monumento simbolico della città, sembrerebbe essere circondata da un portico composto da ben 666 archi. Pare assurdo che un luogo di culto mariano venga affiancato dal numero demoniaco per eccellenza, sarà un caso?

Il numero 666 viene citato nel libro dell’Apocalisse da San Giovanni come il numero della bestia, del demonio, e proprio per questo si racconta che la scelta in fase di costruzione non fu casuale, ma che volutamente si scelse di rappresentare in maniera simbolica la vittoria del bene sulle forze del male.

Pare infatti che il portico che serpeggia e si inerpica fin sopra il colle, rappresenti simbolicamente un serpente, ovvero il demonio, la cui testa viene “schiacciata” dal santuario.

La storia suggestiva lascia tuttavia un velo di mistero; nonostante lo scetticismo dei più, gli archi del portici, numerati uno ad uno, sembrano essere veramente 666: dall’arco numero 1 di Porta Saragozza, si giunge alla fine con l’ultimo arco numerato 661, ma ne seguono altri e, contandoli, si raggiunge precisamente questo numero così emblematico.

Simboli massonici a Bologna

Nei secoli la città di Bologna ha conosciuto personaggi illustri che hanno fatto parte della Libera Muratoria, come i celebri Aurelio Saffi, Quirico Filopanti, Andrea Costa, Francesco Rizzoli, Giovanni Pascoli e Giosuè Carducci. Ognuno di questi (e moltissimi altri ancora) hanno lasciato dietro di sé importanti tracce e simboli di questa realtà esoterica. Nomi, logge, vicoli e simboli massonici sono infatti disseminati in tutta la città, alcuni più palesi, altri ben celati.

Tra i più raggiungibili e comprensibile possiamo citare la squadra ed il compasso che compaiono sotto la statua di Ugo Bassi (a metà circa dell’omonima via), per non parlare della quantità infinita di riferimenti all’interno del Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna. Basterà infatti fare una passeggiata all’interno dell’area monumentale ed aguzzare la vista, per scorgere simboli, scritte ed incisioni che fanno riferimento a gradi, logge massoniche, gran maestri e tanto altro. Non solo squadre a compasso (tra i più ricorrenti) ma anche maglietti, riferimenti egizi, colonne salomoniche ed altri, ornano lapidi, epigrafi, cripte e monumenti cimiteriale in modo a volte velato, a volte particolarmente esplicito.

Questo è solo un assaggio delle miriade di misteri che si celano tra i vicoli della dotta Bologna. Un elenco infinito di tracce di esoterismo ed occultismo sono sparse per l’intera città: dalla facciata di San Petronio, ispirata all’astrologia, le cui armonie architettoniche rispecchiano la geometria sacra, ai roghi purificatori per le streghe di Piazza Maggiore, la statua della “diavolessa” sotto al portico “dei bastardini” in memoria della strega Caterina, la Basilica di San Domenico che fu sede del Tribunale della Santa Inquisizione, le tracce dell’ordine del Templari disseminate in tutta la città, i simboli ermetici ed alchemici sulle mura del complesso delle Sette Chiese, il ghetto ebraico e gli studi della cabala, l’accademia Hermatena e la riscoperta dell’ermetismo dell’antico Egitto, il corpo mummificato di Santa Caterina de Vigri, i misteri di Villa Frank e Villa Malvasia, il museo internazionale dei Tarocchi, il portone dell’Archiginnasio con i suoi riferimenti iniziatici, il suo calendario soli-lunare e gli antichi studi tra scienza ed erboristeria per la produzione della “tetriaca“, considerata all’epoca la panacea per tutti i mali.

Questo e molto altro cela la città turrita. Il viaggio alla scoperta dei segreti di Bologna, città di sapere ma anche di misteri insondabili, è appena cominciato ed inizia proprio da qui: alla soglia dell’occulto.

Buon viaggio e buona scoperta!

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